martedì 17 aprile 2012

Just keep smashing mugs.

Io non credo nelle favole. Non in tutte almeno.
Perché spesso le favole sono noiose e, diciamocelo, anche un po' razziste. Non ci giurerei, ma sono convinto che alcune di esse siano state diffuse sottobanco dalla Lega Nord. 

La trama è sempre la stessa: un adolescente di sangue nobile che per le più svariate ragioni (vuoi una perfida matrigna, un malvagio incantesimo o uno scherzo del Destino) si trova ad essere detronizzato, privato del suo status regale, costretto a vivere come una persona qualunque in mezzo ad altre persone qualunque. Dio ce ne scampi, quale disgrazia!

Nel corso della storia il nostro eroe (o la nostra eroina) si troverà ad affrontare mille peripezie, aiutato da teneri quanto improbabili seguaci (dei nani, degli animaletti parlanti, una grassa fatina dai lineamenti materni). Ma non temete: l'epilogo rassicurante è proprio dietro l'angolo. Basta stringere i denti ancora per una manciata di minuti. L'incantesimo si spezzerà, il cattivo morirà (in un modo tanto orribile quanto esemplare) e il "nostro" riuscirà finalmente a riconquistare il suo trono e a convolare a nozze con il principe o la principessa di turno. Un suo pari quindi. E così vissero tutti felici, contenti, biondi e con gli occhi azzurri.

Io non ci sto. Non me ne voglia il signor Disney (o il popolo del Carroccio), ma proprio non la mando giù. Che noia! Che strazio! Leggendo e guardando queste favole infatti, mi è sempre sorta una terribile preoccupazione: ma che futuro può avere una simile unione? I ragazzi sono troppo giovani, troppo uguali, troppo puri e troppo biondi. Finirà male, lo so. E non importa quanti sequel de La Sirenetta sarò costretto a comprare in homevideo. La mia preoccupazione resta.

Ed è la stessa preoccupazione che mi viene quando vedo una coppia di amici che stanno insieme già da tre, quattro, cinque o sei anni. Non si può trovare l'amore al liceo. Bisogna sudarselo l'amore. Bisogna offrirgli tutta la nostra esperienza, tutto il nostro vissuto, tutto il nostro sudore e tutte le nostre lacrime. Bisogna avere il coraggio di aspettare e, quando serve, di cambiare. Di andare alla ricerca di chi è diverso da noi.

Perché non c'è niente di meglio di un pirata che, specchiandosi negli occhi di una principessa, trovi il suo lato più nobile. E non c'è niente di meglio di una principessa che, abbandonatasi all'amore per un pirata, trovi il suo lato più passionale e ribelle.  

La verità è che la persona giusta ci sta solo aspettando da qualche parte. Come un meraviglioso lieto fine.

3 commenti:

  1. Beh, che dire, mi e' piaciuta un sacco questa! E approvo totalmente! Un bacione

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  2. Secondo me le favole sono anche estremamente sovversive: in tutte si combatte contro il potere di un re, di un tiranno, di un gruppo di maghi cattivi, etc. etc.

    Ma al di là di questa considerazione anche io credo sempre nel lieto fine.

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  3. diciamo che io più che credere nelle favole ci spero, ma forse.. sto sbagliando tutto da una vita ;)
    Gwen

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